Formazione professionale in ricerca e pratica
Editore SGAB Logo

«Formazione professionale 2040 – prospettive e visioni»: Le future sfide della formazione professionale

L’apprendistato diventa sempre più una tappa verso la formazione terziaria – con conseguenze

Negli ultimi decenni, la formazione gode di una sempre più alta considerazione, e un numero crescente di giovani aspira oggi a conseguire un titolo di livello superiore. In particolare, un titolo di livello terziario sta ormai diventando la nuova norma in Svizzera, mentre la formazione professionale di base è sempre più considerata come un trampolino verso successivi percorsi formativi. La formazione professionale dovrà in futuro non soltanto preparare a una specifica professione, ma anche costituire le basi per una formazione ulteriore. La maturità professionale e il rafforzamento delle competenze di base durante la formazione professionale di base sono pertanto destinate ad assumere sempre più importanza. Oltre a ciò, si pone la questione dello sviluppo di percorsi di studio duali.


Negli ultimi decenni, in Svizzera la domanda di qualifiche da parte delle aziende e l’offerta di lavoratori altamente qualificati sono aumentate notevolmente. Se nel 2000 il 26% dei giovani adulti tra i 25 e i 34 anni possedeva un titolo di scuola universitaria o di formazione professionale superiore, nel 2023 tale percentuale era salita al 52%. Il Consiglio federale prevede che, a partire dal 2028, il numero di persone occupate con un titolo di livello terziario supererà quello delle persone con un titolo di livello secondario II.

Un titolo terziario è la nuova norma

Possedere un titolo di livello terziario diventerà la nuova normalità in Svizzera nel prossimo decennio. Per le persone immigrate durante gli ultimi dieci anni, questo è già oggi una realtà: più della metà di esse possiede un titolo terziario, generalmente conseguito presso una scuola universitaria. In questo contesto, non sorprende che le aspirazioni formative dei giovani e delle loro famiglie siano in costante crescita e che essi puntino sempre più spesso a una formazione di livello terziario.

Volete commentare questo post? Venite a trovarci su LinkedIn, dove il post sarà citato! I commenti sono possibili in tedesco, francese o italiano.

Ciò non significa affatto che la formazione professionale di base non abbia più importanza. Tuttavia, per una parte sempre più ampia di chi la frequenta, essa rappresenta soltanto una fase intermedia verso una formazione professionale superiore o una scuola universitaria.

Ciò non significa affatto che la formazione professionale di base non abbia più importanza. Tuttavia, per una parte sempre più ampia di chi la frequenta, essa rappresenta soltanto una fase intermedia verso una formazione professionale superiore o una scuola universitaria. Di conseguenza, le richieste rivolte alla formazione professionale di base stanno aumentando: essa non deve soltanto preparare gli apprendisti all’esercizio di una specifica professione, ma anche garantire loro la possibilità di accedere a percorsi formativi ulteriori. In futuro, l’attrattività della formazione professionale di base dipenderà in larga misura dal successo con cui riuscirà a svolgere anche questo secondo compito.

Rafforzamento della maturità professionale e delle competenze di base

La formazione professionale dispone di diversi approcci per consolidare le basi necessarie a una formazione ulteriore e all’apprendimento permanente. Anzitutto c’è la maturità professionale. Essa si è affermata come via alternativa di accesso alle scuole universitarie, ma è ancora poco sfruttata. Ciò vale in particolare per la maturità professionale durante la formazione professionale di base (MP1), che viene conseguita solo da circa il 10% degli apprendisti. In questo caso, a fare la differenza non saranno campagne di comunicazione, quanto semmai agevolazioni concrete per i giovani interessati. Se le aziende formatrici vogliono continuare ad attrarre apprendisti con un buon rendimento scolastico, dovranno sostenere maggiormente la maturità professionale parallelamente all’apprendistato.

Senza solide conoscenze di inglese e di matematica, sia la formazione di base sia la formazione continua risultano difficoltose in molti ambiti professionali – dalla comunicazione alla tecnica e all’amministrazione.

La maturità professionale è oggi una possibilità realistica soltanto per una parte degli apprendisti. Per questo motivo, nella formazione professionale non si può prescindere da un rafforzamento generale delle competenze di base. Con meno di tre lezioni di insegnamento di cultura generale alla settimana, gli apprendisti ricevono oggi una preparazione troppo debole per affrontare un futuro che si presenta particolarmente incerto. Senza solide conoscenze di inglese e di matematica, sia la formazione di base sia la formazione continua risultano difficoltose in molti ambiti professionali – dalla comunicazione alla tecnica e all’amministrazione. È dunque fondamentale sviluppare strumenti innovativi per rafforzare le competenze di base durante la formazione di base – quali soggiorni all’estero, scambi linguistici, settimane dedicate alla programmazione e concorsi scientifici.

Profili professionali più ampi

La politica della formazione professionale si trova davanti a due opzioni: può ignorare questi sviluppi e mantenere l’attuale sistema oppure può partecipare attivamente a questo processo.

Per molti, la formazione professionale di base non costituisce più un traguardo finale, bensì una tappa intermedia. Il suo valore non dovrebbe quindi essere valutato esclusivamente in funzione della sua immediata utilità economica: solo una minoranza degli apprendisti si forma con l’intenzione di esercitare la professione che hanno appreso per i successivi dieci anni. La maggior parte è invece in cammino verso un titolo di livello terziario. Per questo motivo, gli apprendisti hanno bisogno di maggiori competenze di base – una formazione lungimirante – e probabilmente si troverebbero più a proprio agio in profili professionali più ampi rispetto alle attuali 240 formazioni professionali di base disponibili in Svizzera. Al contempo, un numero inferiore di formazioni favorirebbe la professionalizzazione delle organizzazioni del mondo del lavoro (Oml).

L’espansione della formazione pone le aziende formatrici di fronte a delle sfide: una maggiore formazione generale significa meno tempo di lavoro fornito dagli apprendisti in azienda, mentre una percentuale crescente di essi non rimarrà nella professione appresa, ma proseguirà la propria formazione. Tuttavia, con l’espansione della formazione si presentano anche nuove opportunità, come è avvenuto in Germania con lo sviluppo di corsi di studio duali. Questi programmi combinano la formazione generale e le competenze professionali a livello di scuola universitaria. Solamente in Baden-Württemberg, nel 2022, c’erano 34.000 studenti in formazione duale, con la domanda degli apprendisti che superava di gran lunga l’offerta di posti di formazione duale. D’altro canto, l’impiego di apprendisti relativamente più anziani in azienda risponde al fatto che l’adolescenza dura oggi sempre di più: i giovani lasciano la casa dei genitori più tardi, trovano un posto di lavoro stabile più tardi e diventano a loro volta genitori più tardi.

In futuro, è probabile che l’espansione della formazione continui e che le aspirazioni formative dei giovani aumentino ulteriormente. La politica della formazione professionale si trova davanti a due opzioni: può ignorare questi sviluppi e mantenere l’attuale sistema oppure può partecipare attivamente a questo processo, promuovendo attivamente l’espansione della formazione già nel contesto della formazione professionale.

Citazione

Oesch, D. (2025). L’apprendistato diventa sempre più una tappa verso la formazione terziaria – con conseguenze. Transfer. Formazione professionale in ricerca e pratica 10(7).

Questo lavoro è protetto da copyright. È consentito qualsiasi uso, tranne quello commerciale. La riproduzione con la stessa licenza è possibile, ma richiede l'attribuzione dell’autore.