Formazione professionale in ricerca e pratica
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Scenari per il sistema formativo 2024–2033

Il futuro sviluppo dei titoli della formazione professionale

Il numero di apprendisti che frequentano una formazione professionale di base dovrebbe crescere notevolmente nei prossimi anni: questo è quanto emerge dagli ultimi scenari pubblicati il 25 ottobre dall’Ufficio federale di statistica (UST), secondo cui tra il 2024 e il 2033 le iscrizioni alla formazione professionale di base con AFC dovrebbero aumentare del 10% (mentre per il CFP su prevede un aumento del 19%). Nel contempo, le iscrizioni a scuole di cultura generale dovrebbero crescere del 18% – e ciò a causa della perdita di attrattività della stessa formazione professionale di base. Questa dinamica comporta grandi sfide per il coordinamento tra l’offerta di posti di apprendistato e la crescente domanda. In particolare, l’aumento maggiore sarà registrato nel settore delle tecnologie dell’informazione (32%).


L’Ufficio federale di statistica (UST) elabora da 20 anni scenari per il sistema formativo, basandosi su una modellizzazione dettagliata dei percorsi formativi dei giovani che copre la scuola dell’obbligo, il livello secondario II, le scuole universitarie e la formazione professionale superiore. I più recenti scenari sono stati pubblicati il 25 ottobre 2024 qui; quelli relativi alla formazione professionale superiore sono stati pubblicati il 13 febbraio 2025.

Dal 2024, gli scenari sono strettamente legati, attraverso una nuova metodologia, al programma “Analisi longitudinali nel campo della formazione” (LABB) dell’UST (www.bfs.admin.ch, vedi altresì il riquadro riassuntivo). Essi considerano non soltanto tutti i percorsi formativi del livello secondario II, ma anche le tendenze relative al numero di persone che giungono in Svizzera in qualità di richiedenti asilo o come rifugiati dall’Ucraina. Essi permettono di rappresentare la formazione professionale di base, la maturità professionale, la maturità liceale e la maturità specializzata. Gli scenari tengono peraltro conto delle dinamiche a livello cantonale, spesso fra loro molto diverse.

Un contesto demografico caratterizzato dalla crescita

Un fenomeno che caratterizzerà i prossimi anni è la crescita demografica nella fascia d’età corrispondente al livello secondario II. Se tra il 2014 e il 2020, a questo livello, si era registrata una tendenza al calo, corrispondente a una discesa dei numeri in termini generali, i prossimi dieci anni saranno segnati da una crescita nelle fasce d’età interessate.

Il grafico seguente mostra come il numero di allievi nell’ultimo anno della scuola dell’obbligo aumenterà di quasi il 10% tra il 2024 e il 2033 (scenario di riferimento).

Questo aumento avrà un impatto significativo sulla formazione post-obbligatoria, prevedibilmente fino al 2035. Ciò si deve al fatto che il numero di nascite è stato un aumento fino al 2018 – e che l’ingresso nel livello secondario II avviene tra i 16 e i 17 anni.

In ogni caso, questa evoluzione sarà influenzata da numerosi altri fattori, tra cui cambiamenti strutturali, mutamenti nei comportamenti giovanili e migrazione. Negli scenari relativi al periodo 2024–2033, l’UST ha modellizzato le transizioni a circa 80 percorsi formativi del livello secondario II successivi alla scuola dell’obbligo, utilizzando i dati complessivi del programma LABB. A tale scopo, sono stati analizzati percorsi quali le offerte transitorie, i certificati federali di formazione pratica (CFP), gli attestati federali di capacità (AFC) e le scuole di cultura generale, oltre a settori e indirizzi specifici dei percorsi formativi generali.

L’UST ha tenuto conto dell’immigrazione e, in particolare, dell’accesso ai percorsi formativi del livello secondario II successivi all’arrivo in Svizzera, sia nell’ambito dell’asilo (UST 2024[1]), sia in quello dell’accoglienza di persone provenienti dall’Ucraina, sia ancora di altre forme di immigrazione.

Certificato federale di formazione pratica (AFP)

Mentre il numero di apprendisti iscritti al primo anno di formazione di base CFP era ulteriormente aumentato (del 18%, vale a dire di 1200 unità) tra il 2014 e il 2019, in seguito è calato drasticamente, raggiungendo quota 7100 nel 2022. Questa fluttuazione si lascia completamente spiegare con il cambiamento del numero di persone giunte in Svizzera nell’ambito della procedura d’asilo dopo avere già completato la scuola dell’obbligo. Il flusso di persone provenienti dal settore dell’asilo nel 2015[2] si è tradotto, circa due anni dopo, in un aumento delle offerte transitorie, fino a che nel 2019 si è raggiunto un picco di accessi alla formazione di base con CFP (vedi anche UFS 2024). A causa dello sviluppo demografico, della crescita attuale e prevista del numero di persone che arrivano in Svizzera dopo avere completato la scuola dell’obbligo (soprattutto nell’ambito dell’asilo), nonché del già evidente incremento delle offerte transitorie, lo scenario di riferimento prevede che il numero di apprendisti andrà significativamente aumentando fino al 2027 (8,8% dal 2024 al 2027). Tra il 2024 e il 2033 la crescita stimata è dell’11% (rispettivamente del 14% o dell’8,5% negli scenari “estremo” o “basso”).

Attestato federale di capacità (AFC)

Dal 2014 al 2021 il numero di apprendisti iscritti al primo anno di una formazione di base AFC è diminuito del 6,6%, raggiungendo un totale di 64.700 unità. Questo calo è stato principalmente dovuto alla diminuzione demografica nella fascia d’età interessata, ma anche a una leggera flessione nella transizione verso la formazione professionale. Nel 2023 il numero di apprendisti nel primo anno è aumentato leggermente, raggiungendo la quota (stimata) di 67.200 unità. Lo scenario di riferimento prevede che questa crescita continuerà nei prossimi dieci anni, raggiungendo le 76.000 unità nel 2033 (il che corrisponde a un aumento del 10% rispetto al 2024; gli scenari “estremo” e “basso” prevedono rispettivamente un incremento del 13% e del 7%).

È interessante notare le probabili grandi differenze tra i Cantoni: per esempio, a Zurigo, Ginevra e Turgovia si potrebbe registrare un aumento del 15% o più, mentre Neuchâtel, Ticino o Giura potrebbero fare registrare una stagnazione o addirittura a un lieve calo del numero di apprendisti al primo anno di formazione AFC.

Titoli nel campo della formazione professionale di base (CFP e AFC)

Nel complesso, si prevede che il numero di titoli rilasciati al termine della formazione professionale di base aumenterà del 15,8% entro il 2033 (del 19% per il CFP e del 15% per l’AFC). I tre settori con la maggiore crescita prevista in termini assoluti sono “Contabilità, marketing e segreteria”, “Elettrotecnica e fabbricazione di macchinari e apparecchiature” e “Assistenza sociale”. In termini percentuali, il settore “Informatica e tecnologie della comunicazione” sarà quello con la crescita più forte, con un aumento previsto del 32% tra il 2024 e il 2033.

Scuole specializzate e scuole di maturità liceale

Negli ultimi dieci anni, un numero crescente di giovani ha scelto di frequentare una scuola di cultura generale. Nonostante il calo demografico, il numero di persone iscritte al primo anno è aumentato sia nelle scuole specializzate sia nei licei.

Secondo lo scenario di riferimento, estrapolando queste tendenze, tra il 2024 e il 2033 si prevede un aumento del 17% del numero di persone iscritte alle scuole di maturità liceale (rispettivamente del 22% nello scenario “estremo” e del 13% in quello “basso”), mentre per le scuole specializzate le previsioni sono meno certe (19% nello scenario di riferimento, 30% e nello scenario “estremo” e 5% in quello “basso”).

Nei licei le opzioni specifiche “Fisica e applicazioni della matematica” (con un aumento del 36% dei titoli rilasciati tra il 2024 e il 2033) ed “Economia e servizi” (con un aumento del 30%) saranno quelli che faranno registrare la crescita maggiore. Per le maturità specializzate, l’indirizzo più dinamico sarà “Comunicazione e informazione” (con un incremento del 27% dei titoli rilasciati).

Forte aumento della maturità professionale post-apprendistato

Mentre la maturità professionale parallela all’apprendistato (MP1) è in calo (con una diminuzione del 13% tra il 2014 e il 2023), la MP2 (post-apprendistato) è aumentata nonostante il calo demografico (con una crescita del 12,5% tra il 2014 e il 2023). Questo aumento è legato al fatto che i giovani, indipendentemente dal tipo di AFC, puntano sempre più spesso a ottenere una maturità professionale dopo avere completato il proprio apprendistato. Se questa tendenza dovesse continuare, ciò lascia prevedere un forte aumento della MP2 (pari al 33% tra il 2024 e il 2033). Le variazioni per la MP1, al contrario, saranno limitate: il suo peso sul totale delle maturità professionali scenderà nel 2033 al 43% (rispetto al 54% del 2014).

Maturità professionale di tipo I e II

Il numero delle maturità professionali (MP1 e MP2), nel periodo di dieci anni preso in considerazione, registrerà sviluppi molto diversi a seconda dei diversi indirizzi[3]. Quelli che mostreranno i maggiori incrementi in termini assoluti saranno “Sanità e socialità” (1200 unità in più, pari al 39%, tra il 2024 e il 2033) ed “Economia e servizi” (1100 unità in più, pari al 17%). L’aumento particolarmente marcato della “Sanità e socialità” è dovuto a una combinazione di più fattori: alla crescita demografica si aggiunge il fatto che sempre più apprendisti, dopo avere iniziato a lavorare in questi settori, decide poi di ottenere una maturità professionale.

Quali sono i fattori di incertezza per i futuri sviluppi?

Il numero di giovani che concludono la scuola crescerà del 10% tra il 2024 e il 2033, e ciò comporterà un aumento della domanda di posti di apprendistato o di scuole di cultura generale. Rimangono in ogni caso molte incognite, tra cui la capacità dell’offerta di soddisfare questa domanda e l’evoluzione delle transizioni rispetto al periodo di calo demografico. Ulteriori incertezze sono poi legate a possibili sviluppi congiunturali. Particolarmente imprevedibile è l’andamento delle offerte transitorie e dei CFP, che dipende dal contesto internazionale (e in particolare dalle difficili previsioni nel settore dell’asilo).

Per questo motivo, le previsioni presentate vanno considerate principalmente come tendenze. Si tenga presente che l’UFS aggiorna gli scenari per il sistema formativo ogni due anni.

Maggiori informazioni nonché dati dettagliati da scaricare si trovano qui. A questo stesso indirizzo sono altresì disponibili informazioni su tutti gli altri livelli formativi.

[1] Bildungsverläufe der 16-25-jährigen Personen aus dem Asylbereich | Pubblicazione
[2] Statische dell’asilo 2015
[3] Le somme totali sono valori indicativi corrispondenti allo sviluppo dell’intero percorso di formazione; tuttavia, tali valori non sono uguali alla somma degli sviluppi nei singoli settori.

I dati e le analisi dell’UFS sulla formazione professionale

L’UFS mette a disposizione una serie di informazioni sulla formazione professionale di base e sulla formazione professionale superiore, in particolare nell’ambito di due progetti:

  • Nell’ambito del programma “Analisi longitudinali nel campo della formazione” vengono condotti numerosi studi, soprattutto in merito alle transizioni fra formazioni e quelle tra formazione professionale e occupazione.
  • Nell’ambito dell’Indagine sulla formazione professionale superiore (eHBB), che l’UFS conduce dal 2017, vengono raccolte numerose informazioni sulle candidate e sui candidati ai titoli della formazione professionale superiore. Queste informazioni coprono un ampio spettro: da fattori quali l’impatto della formazione professionale superiore sull’attività lavorativa e sul salario fino alle difficoltà incontrate o al supporto fornito dalle imprese.
  • Numerose altre informazioni sulla formazione professionale sono disponibili alla rubrica Formazione e scienza dell’UFS.
Citazione

Babel, J., & Mancini, J. (2025). Il futuro sviluppo dei titoli della formazione professionale. Transfer. Formazione professionale in ricerca e pratica 10(3).

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