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Formazione professionale 2040 – Prospettive e visioni: nuovi ambienti di apprendimento, tecnologie intelligenti e competenze sociali come chiave della formazione professionale di domani

Scuola professionale 2040: “escape” verso il futuro

La scuola professionale del futuro sarà molto più di un semplice luogo di apprendimento – ma diventerà una piattaforma per l’innovazione, uno spazio sociale per lo sviluppo della personalità e un motore per l’agire sostenibile nel contesto di un mondo del lavoro dinamico. Per far sì che questa visione diventi realtà, serve un coerente sviluppo delle scuole professionali – sul piano tecnologico, didattico e culturale. Se alcuni di questi elementi sono ancora una visione, altri sono già stati realizzati presso il Centro di formazione Limmattal.


In che modo i sistemi di apprendimento adattivi, gli strumenti diagnostici basati sull’intelligenza artificiale e le simulazioni di realtà virtuale creano percorsi formativi personalizzati?

La formazione professionale è in trasformazione. Innovazioni tecnologiche, megatrend globali e fabbisogni del mercato del lavoro in evoluzione richiedono nuove risposte. Le scuole professionali, pilastri portanti della formazione duale, si trovano di fronte alla sfida di dover ripensare i propri approcci pedagogici e di contribuire attivamente alla loro ridefinizione.

Pensare il futuro: cinque domande per la formazione professionale 2040

  • Competenze digitali e interdisciplinari: in che modo la scuola professionale di domani integra i Future Skills – quali la sovranità digitale, il pensiero sistemico, la risoluzione di problemi complessi e la competenza nell’innovazione – in nuovi cluster di apprendimento e nel lavoro progettuale interdisciplinare?
  • Modelli di apprendimento ibridi, IA e Smart Learning Spaces: in che modo i sistemi di apprendimento adattivi, gli strumenti diagnostici basati sull’intelligenza artificiale e le simulazioni di realtà virtuale creano percorsi formativi personalizzati e ambienti di apprendimento ibridi nelle scuole professionali, al fine di rafforzare l’autoregolazione e la capacità di riflessione degli apprendisti?
  • Collaborazione con le aziende e co-creazione: come le aziende formatrici diventano partner attivi nella definizione dei curricoli e come nascono hub per l’innovazione e collaborazioni di apprendimento basate su progetti tra scuola e azienda?
  • Permeabilità e apprendimento permanente: in che modo percorsi di formazione modulari, micro-credenziali e attestati di apprendimento basati su blockchain favoriscono la permeabilità del sistema formativo e l’apprendimento durante tutto l’arco della vita?
  • Competenze sociali e spazi sociali ibridi: come gli spazi sociali ibridi, i sistemi digitali di feedback fra pari e le aule virtuali rafforzano l’intelligenza emotiva, la capacità di cooperazione e la competenza interculturale degli apprendisti in un mondo digitalizzato?

Vivere l’apprendimento in modo nuovo: Escape Room virtuali

Per trovare risposte alle domande sopra esposte occorrono nuovi approcci formativi. Un formato che unisca in modo ottimale l’apprendimento ludico, collaborativo e orientato alle competenze è rappresentato dalle Escape Room virtuali: ambienti di apprendimento interattivi in cui gli apprendisti risolvono enigmi, collegano fra loro informazioni, collaborano in squadra e portano a termine una missione. In questo modo non vengono trasmessi soltanto contenuti professionali, ma si rafforzano anche la capacità di risolvere problemi, la comunicazione e l’autorganizzazione.

Le scuole professionali possono utilizzare piattaforme di Escape Room con ambienti 3D o con elementi di Mixed Reality. Gli apprendisti assumono ruoli specifici e affrontano insieme scenari che devono essere risolti entro un tempo determinato – e ciò costituisce una preparazione eccellente al mondo del lavoro interconnesso di domani.

Possibili esempi pratici

Specialisti della logistica alla ricerca di un container scomparso. Un container con un carico sensibile di materiali medici non è più rintracciabile sulla mappa digitale. Gli apprendisti devono scoprire, sulla base di documenti di consegna, sistemi di gestione del magazzino, documenti doganali e dati geospaziali, dove si è verificato l’errore e ricostruire il percorso del container entro un tempo stabilito. Questa forma di apprendimento gamificato (Find the Code) viene già oggi applicata presso il Centro di formazione Limmattal.

Find the Code – Insegnamento di cultura generale. Al centro di questo gioco, sviluppato in collaborazione con la SUFFP e con il supporto didattico-disciplinare di Daniel Schmuki, si trova la domanda: che cosa è autentico e che cosa è “fake”? Gli apprendisti assumono il ruolo di detective digitali, cercando di fermare un cosiddetto Fake News Spreader che diffonde automaticamente disinformazione su temi sociali, politici ed economici attraverso i social media. In due ore e quindici minuti devono risolvere enigmi, rispondere a domande critiche e decifrare un codice segreto partendo dai diversi indizi disponibili in modo fermare la diffusione della disinformazione (Find the Code – Insegnamento di cultura generale).

Skill: analisi dei dati, comprensione dei sistemi ERP, gestione del tempo, lavoro di squadra

Gli specialisti del trasporto stradale affrontano un trasporto speciale a rischio. Un trasporto di merci pericolose deve essere deviato durante la notte, attraverso zone e cantieri sconosciuti, nel rispetto dei più severi requisiti di sicurezza. Gli apprendisti analizzano dati GPS, norme della circolazione, previsioni meteorologiche e registri interni per pianificare il percorso più sicuro.

Skill: pianificazione degli itinerari, conoscenza delle disposizioni legali, capacità decisionale, comunicazione

Specialisti del riciclaggio alla ricerca del codice di Recycling. In questo scenario fittizio, un sabotaggio minaccia l’introduzione di un codice errato di un materiale – con gravi conseguenze sull’ambiente. Gli apprendisti devono esaminare le schede tecniche dei materiali, applicare le disposizioni legali vigenti e decifrare il vero codice superando una vera e propria sfida logica.

Skill: scienza dei materiali, disposizioni in materia ambientale, analisi degli errori, collaborazione

La riflessione mirata al termine di queste “Escape Room Mission” contribuisce altresì a sviluppare le competenze sociali e trasversali degli apprendisti. Gli Escape Room virtuali offrono ulteriori potenzialità:

  • Escape Room come formato d’esame: invece delle prove tradizionali, viene affrontato in gruppo uno scenario complesso in condizioni realistiche.
  • Integrazione di Coach IA: una figura virtuale di IA fornisce indizi, pone domande critiche o offre un feedback articolato.
  • Sviluppo partecipativo: gli apprendisti progettano personalmente scenari di Escape Room destinati ad altre classi – approfondendo così le proprie competenze metodologiche e digitali.

Le Escape Room rappresentano un elemento di una cultura viva della formazione professionale: essi coniugano efficacia didattica con gioco, emozioni e apprendimento sociale. Esse appaiono adeguate alla formazione professionale del futuro, in quanto promuovono l’integrazione tra conoscenze disciplinari, strumenti digitali, lavoro di squadra e riflessione.

Visione 2040: ripensare gli ambienti di apprendimento, progettare il futuro

L’integrazione di queste innovazioni didattiche fa parte di una visione complessiva: la scuola professionale del futuro si trasformerà da istituzione di formazione classica a piattaforma adattiva di apprendimento e sviluppo delle competenze.

L’integrazione di queste innovazioni didattiche fa parte di una visione complessiva: la scuola professionale del futuro si trasformerà da istituzione di formazione classica a piattaforma adattiva di apprendimento e sviluppo delle competenze.

Ambienti di apprendimento ibridi: Smart Learning Spaces. Gli ambienti di apprendimento ibridi caratterizzeranno la formazione professionale del futuro. Gli Smart Learning Space utilizzano strumenti diagnostici basati sull’intelligenza artificiale, che analizzano in tempo reale i livelli di apprendimento e propongono compiti personalizzati. Le simulazioni di Virtual Reality (VR) permettono lo svolgimento di esercitazioni particolarmente vicine alla realtà, per esempio nei settori dell’assistenza, dell’industria o della logistica. Gli apprendisti si esercitano in modo pratico e ricevono un feedback immediato per l’analisi degli errori. Esempio: un elettricista simula in VR il cablaggio di un sistema Smart Home, riceve un feedback diretto e riflette sulla propria esperienza durante la lezione in presenza.

Presso il Centro di formazione Limmattal stiamo sperimentando, nell’ambito di un progetto di ricerca BeLEARN sulla didattica del futuro, l’impiego della Virtual Reality anche nell’insegnamento di cultura generale. A tale scopo è stato sviluppato uno scenario didattico sul tema “Riconoscere i danni alle abitazioni”, che non solo trasmette conoscenze teoriche agli apprendisti, ma le verifica in modo pratico attraverso un assesment realistico a 360°.

Future Skills

  • Sovranità digitale
  • Apprendimento autogestito
  • Uso dell’intelligenza artificiale e dell’automazione

Centri di competenza interdisciplinari: cluster tematici al posto delle classi professionali. La tradizionale suddivisione per professioni viene progressivamente superata a favore di cluster tematici e progettuali, come “Smart Manufacturing”, “Circular Economy” o “HealthTech”, che integrano fra loro aspetti tecnici, logistici e ambientali. Gli apprendisti lavorano su progetti reali, presentati da aziende e start-up. L’attenzione si concentra qui sulle competenze metodologiche, quali Design Thinking, Lean Startup e pensiero sistemico. Esempio: un team di progetto composto da apprendisti del settore commerciale, della polimeccanica e della logistica sviluppa congiuntamente un sistema di consegne in aree urbane a basse emissioni di CO2.

Presso il Centro di formazione Limmattal ci troviamo attualmente in una fase di sviluppo dell’insegnamento per progetti. Questa forma di apprendimento consente agli allievi di applicare le proprie conoscenze in situazioni pratiche e interconnesse, elaborando soluzioni autonome. In questo modo rafforziamo non solo la loro capacità di risolvere problemi e il loro senso di responsabilità, ma creiamo anche un collegamento diretto con il mondo del lavoro.

Future Skills

  • Risoluzione di problemi complessi
  • Pensiero sistemico
  • Competenza nell’innovazione

Cooperazione con le aziende formatrici: partner curricolari su un piano di parità. Le aziende diventano co-creatrici dei contenuti di apprendimento apportando propri progetti innovativi che vengono inseriti nell’insegnamento. Attraverso diari di apprendimento digitali e Badge (vedi riquadro*), gli apprendisti documentano la propria acquisizione di competenze, che può essere verificata da tutti i partner tramite Blockchain (attestazioni di prestazioni basate su Blockchain*). Gli hub settoriali (p. es. TechLab Zurigo) offrono officine condivise, coaching tecnico congiunto e trasferimento di conoscenze. Esempio: un’impresa industriale definisce un fabbisogno d’innovazione (p. es. “processo produttivo con un risparmio del 30% di energia”), che viene sviluppato in collaborazione con la scuola nel contesto di un progetto semestrale.

Future Skills

  • Imprenditorialità
  • Competenza di rete
  • Project management

Competenze sociali in un mondo digitalizzato: spazi sociali ibridi*. Oltre alle aule tradizionali, al BZLT utilizziamo già spazi sociali ibridi per consentire la collaborazione a distanza. Stiamo anche ridefinendo gli spazi di apprendimento, non più solo come luoghi per impartire conoscenze, ma come spazi di incontro, di apprendimento, creativi e di pensiero.

Le scuole implementeranno sempre più sistemi digitali di feedback tra pari, in cui si riflette attivamente sugli obiettivi formativi sociali. Ciò rafforza lo sviluppo personale e promuove la responsabilità sociale. Esempio: gli apprendisti tengono un ePortfolio condiviso per riflettere sulle esperienze sociali vissute in azienda e a scuola, sostenuti da feedback collettivi. Un ulteriore elemento centrale della nostra strategia formativa digitale consiste nello sviluppo pianificato del nostro attuale strumento di feedback “Logbuch” – che è destinato a diventare un ePortfolio di apprendimento completo.

Future Skills

  • Intelligenza emotiva
  • Capacità di cooperazione
  • Competenza interculturale

Apprendimento permanente e micro-credenziali*: la scuola come hub formativo. Le scuole professionali sviluppano offerte modulari di formazione continua, aperte anche a persone provenienti da altri settori e ad aziende. I moduli di apprendimento sono intersettoriali, disponibili online e possono essere completati con micro-credenziali riconosciute oppure con Open Badge. In collaborazione con scuole universitarie e aziende nascono reti di apprendimento per mercati del lavoro regionali. Esempio: un’operatrice sociosanitaria frequenta un modulo serale sulla “digitalizzazione nel settore della sanità” – e raccoglie in tal modo crediti convalidabili per un futuro CAS.

Future Skills

  • Capacità di apprendimento (“Learning Agility”)
  • Resilienza
  • Competenza di cambiamento

ostenibilità e responsabilità sociale: formazione per il mondo di domani. Le scuole professionali integrano il tema della sostenibilità in maniera trasversale: argomenti quali la transizione ecologica, l’innovazione sociale e l’impegno sociale diventeranno parte integrante della formazione e promuoveranno un agire responsabile. Esempio: gli apprendisti elaborano un piano di edilizia sostenibile su incarico di un Comune.

Future Skills

  • Competenza in materia di sostenibilità
  • Consapevolezza etica e valoriale
  • Agire responsabile

Sintesi

Ora siamo sulla strada verso gli Escape Room virtuali come formato didattico. Questa forma di apprendimento riunisce motivazione, logica enigmistica, competenza mediale e contenuti specialistici all’interno di un’esperienza formativa globale.

La scuola professionale del futuro diventerà un nodo pulsante di percorsi di apprendimento individuali: combinerà tecnologie come IA e Virtual Reality con la creatività umana, la responsabilità sociale e l’agire sostenibile. Gli apprendisti si muoveranno con flessibilità tra spazi in presenza e spazi digitali, acquisiranno micro-credenziali e badge per il proprio percorso personale e lavoreranno in modo interdisciplinare su progetti reali. Escape Room, attestazioni di prestazioni tramite Blockchain e hub dell’innovazione faranno parte della quotidianità. La scuola si ridefinirà come piattaforma adattiva, laboratorio dell’innovazione e spazio sociale. Chi vorrà avere successo nel 2040 non seguirà ciecamente la tecnologia, ma la modellerà consapevolmente.

Con la combinazione di ambienti di apprendimento immersivi (Virtual Reality) e scenari di gioco interattivi e narrativi come Find the Code, il Centro di formazione Limmattal ha già compiuto i primi passi in questa direzione. Ora siamo sulla strada verso gli Escape Room virtuali come formato didattico. Questa forma di apprendimento riunisce motivazione, logica enigmistica, competenza mediale e contenuti specialistici all’interno di un’esperienza formativa globale. Lo sviluppo di questi Escape Room virtuali comporta tuttavia costi considerevoli – sia dal punto di vista tecnico sia da quello del personale. Per questo motivo perseguiamo questo approccio in modo mirato in collaborazione con partner esterni del mondo della ricerca e delle imprese.

Ulteriori informazioni sul concetto di base “Grundkonzept n47e8” (in tedesco) del centro di formazione Limmattal. Un rapporto di valutazione di questo concetto è apparso su Transfer.

Bibliographia

Strumenti per una scuola professionale 2040

Attestazioni di apprendimento basate su blockchain: la tecnologia blockchain consente il rilascio di certificati formativi trasparenti, decentralizzati e a prova di falsificazione. Gli apprendisti ricevono micro-credenziali o badge per i moduli da loro completati – attestazioni digitali archiviate su blockchain, immodificabili e verificabili in ogni momento. Esempio: un apprendista documenta nel proprio portfolio digitale micro-credenziali verificate via blockchain in “Data Analytics per impiegati in logistica” e “Catene di fornitura sostenibili” – e le aziende riconoscono immediatamente le sue competenze – senza dover esaminare attestati tradizionali.

Vantaggi:

  • Verifica immediata dell’autenticità da parte di aziende ed enti di formazione
  • Portfolio digitale delle competenze durante l’intera vita a supporto di percorsi formativi individuali
  • Sostegno a percorsi formativi modulari e flessibili
  • Tutela del diritto di proprietà degli apprendisti sulle proprie certificazioni

Micro-credenziali: le micro-credenziali sono attestazioni di qualifiche brevi e specifiche che documentano singole competenze, abilità o prestazioni di apprendimento. A differenza dei titoli tradizionali (quali un esame finale di apprendistato, una maturità professionale o un bachelor), esse riguardano unità di apprendimento compatte – spesso relative a temi o abilità particolarmente mirate.

Le micro-credenziali sono i “mattoni” di una cultura dell’apprendimento flessibile: piccole, rapide, vicine alla pratica e verificabili. Esse costituiscono un elemento centrale della visione “Formazione professionale 2040”, in quanto rendono l’apprendimento individuale, trasparente e con possibilità di sbocchi futuri.

Forme sociali ibride: gli spazi sociali ibridi sono ambienti di interazione sociale che collegano in modo consapevole ambienti di apprendimento digitali e fisici, al fine di promuovere competenze sociali e apprendimento interpersonale in maniera mirata. Con “ibrido” non si intende qui “o l’uno o l’altro”, bensì un’integrazione armonica dei seguenti elementi:

  • Formati di scambio virtuali (p. es. classi digitali, app per il feedback tra pari, ePortfolio, stanze di gruppo virtuali)
  • Offerte in presenza mirate (p. es. workshop, corsi di comunicazione, challenge di gruppo)

Obiettivo: gli apprendisti devono sviluppare competenze sociali in entrambi i mondi – in modo empatico, cooperativo e riflessivo – imparando a coniugare competenze sociali digitali e reali.

Citazione

Hug, C. (2025). Scuola professionale 2040: “escape” verso il futuro. Transfer. Formazione professionale in ricerca e pratica 10(8).

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