Formazione professionale in ricerca e pratica
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suissetec reagisce alla carenza di personale qualificato con l'introduzione di coach per le aziende formatrici

«Il nostro coaching costituisce una pietra miliare per la formazione professionale»

Daniel Fleischmann

Un posto di tirocinio su tre nel settore edile resta oggi non occupato. I numerosi abbandoni prematuri e l’alto tasso di bocciature all’esame finale rappresentano un ulteriore gravame per queste professioni. L’associazione della tecnica della costruzione suissetec si è posta alla ricerca di nuove soluzioni. I costi ammontano a oltre un milione all’anno.

Perché certi giovani non conseguono un titolo post-obbligatorio

L’attenzione ricevuta dai genitori protegge dall’abbandono della formazione

Jan Hofmann, Markus P. Neuenschwander & Lukas Ramseier

I genitori che non dedicano sufficiente attenzione ai propri figli mettono a rischio anche il loro successo formativo. Lo dimostra il presente studio, che ha cercato di spiegare perché certi giovani non conseguono un titolo di formazione professionale dopo la scuola dell’obbligo. Lo studio mostra altresì che lo scioglimento prematuro di un contratto di tirocinio è associato a maggiori rischi rispetto al mancato superamento dell’esame finale. D’altra parte, anche se i bambini del quinto anno di scuola (settimo secondo Harmos) credono nella propria efficacia, ciò non elimina il rischio che rimangano privi di un titolo post-obbligatorio. Alte aspettative rispetto alla propria autoefficacia non li porta infatti a impegnarsi di più.

Studio nell'ambito dell'indagine standardizzata sulle classi di laurea (SAB)

Come valutano i giovani le loro competenze generiche?

Al termine del percorso scolastico, i giovani che frequentano l’istruzione e la formazione professionale si ritengono in possesso di competenze interdisciplinari relativamente elevate; ciò ha un effetto positivo sulla loro percezione di quanto si sentano preparati per la loro futura carriera o per gli studi. Le autocompetenze, in particolare, sembrano avere un impatto significativo sul loro futuro professionale o di studio. Lo dimostra uno studio condotto nell’ambito delle inchieste standardizzate nelle classi dell’ultimo anno (IS-CUA). Secondo gli autori dello studio (Seraina Leumann e Simone Ambord, entrambi dello ZEM CES), è sorprendente che gli studenti dell’istruzione generale valutino le loro competenze interdisciplinari in misura maggiore rispetto agli studenti dell’istruzione e formazione professionale. Tuttavia, trattandosi di autovalutazioni degli studenti, non ci sono misurazioni oggettive.

Per saperne di più (in tedesco >wissenschaftliche Artikel)

Orientamento professionale e di carriera sulla base dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell'ONU

Ecco come scoprire un lavoro dotato di senso

Eva Holzmann & Daniel Jungo

Il tema della sostenibilità sta diventando sempre più importante per chi si rivolge ai servizi di consulenza professionale e di carriera. Sempre più persone desiderano infatti che il loro lavoro contribuisca a una società ecologicamente e socialmente sostenibile. Al contempo, sul mercato del lavoro si ricercano spesso specialisti motivati e formati per la transizione ecologica. Il nuovo strumento “Orientamento professionale e di carriera sulla base dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU” offre a queste persone la possibilità di trovare un lavoro o una formazione corrispondente alle loro aspirazioni.

Studio dell'Università di Berna

Scelta della professione: non sempre i genitori consigliano i figli in forma neutra rispetto al genere

Daniel Fleischmann

Nessuno ha tanta influenza sulle scelte professionali dei giovani quanto i loro genitori. Purtroppo, come dimostra una ricerca, il peso del genere gioca a riguardo un ruolo ancora molto importante. Se spesso le ragazze sembrano essere adatte a svolgere anche professioni maschili, i genitori raccomandano spesso ai figli maschi professioni tipicamente maschili.

Valutazione nel Cantone di Lucerna

I voucher educativi dimostrano il loro valore

Dal 2020, il Cantone di Lucerna promuove le competenze di base di lettura, scrittura, aritmetica, conversazione e utilizzo del computer con voucher formativi e corsi gratuiti presso il Centro di formazione continua del Cantone di Lucerna (WBZ). È ora disponibile un’indagine sulla domanda effettiva. Il sondaggio mostra che l’argomento è di particolare interesse per le aziende. Gli intervistati vedono il maggior bisogno di supporto nell’area delle lingue (60%), il 29% nell’area delle TIC e il 6% nell’area della matematica. Il governo del Cantone di Lucerna ha deciso di continuare a offrire voucher per l’istruzione dal 2025 al 2028. I cantoni di Lucerna, Svitto, Zugo e Obvaldo stanno ora lavorando in stretta collaborazione.

Per saperne di più (in tedesco)

Brief politico della Leading House VPET-ECON

Specializzazione professionale e cambiamento del mercato del lavoro

Negli ultimi anni, la Leading House VPET-ECON ha pubblicato diversi studi sulla specializzazione delle professioni e sul loro impatto sul cambiamento economico. Una sintesi di questo lavoro è ora disponibile sotto forma di policy brief (numero 2/2024). Secondo questo studio, i cambiamenti del mercato del lavoro non colpiscono di per sé i lavoratori in professioni specializzate più duramente di quelli in professioni più generali. L’affermazione secondo cui le professioni più generiche sono in grado di adattarsi meglio a un mercato del lavoro in evoluzione non regge quindi a un’indagine empirica. Piuttosto, sono necessari sia profili professionali specializzati sia profili professionali più generali; questi ultimi hanno profili di rischio-rendimento diversi, che rendono più facile per i lavoratori decidere il profilo più adatto quando scelgono una professione.

Per saperne di più (in tedesco)

Strumenti didattici per la formazione di base e continua del personale infermieristico

Le competenze digitali stanno acquisendo un’importanza crescente anche nel settore sanitario

Andrea Carla Volpe, Patrizia Salzmann, Francesca Amenduni, Kezia Löffel & Geneviève Blanc

Nell’ambito del progetto Digi-Care sono state sviluppate due tipologie di strumenti didattici in stretta collaborazione con i e le rappresentanti della pratica infermieristica, volti ad essere utilizzati nella formazione di base e continua del personale infermieristico. Essi sono stati concepiti con lo scopo di fornire degli strumenti didattici per lo sviluppo delle competenze digitali necessarie alla gestione di situazioni di trasmissione e documentazione delle informazioni cliniche relative ai e alle pazienti. La progettazione di questi strumenti si basa su un approccio di analisi del lavoro e adotta una metodologia di raccolta dati etnografica; questo ha comportato osservazioni e raccolte dati negli ospedali, nonché l’analisi di situazioni reali di attività di trasmissione di informazioni cliniche in ambito infermieristico. Il presente articolo illustra gli strumenti didattici sviluppati nel progetto di ricerca e descrive il loro processo di sviluppo.

Nuovo studio di Avenir Suisse

Scelta di carriera: L’ultimo miglio dell’uguaglianza?

Le scelte di carriera seguono ancora i modelli, come riassume Avenir Suisse nella pubblicazione “Scelta professionale: l’ultimo miglio delle pari opportunità?”. Tuttavia, si possono riconoscere dei progressi: Oggi il 25% delle donne (o degli uomini) dovrebbe cambiare categoria professionale affinché la distribuzione sia totalmente neutra dal punto di vista del genere, contro il 36% nel 1995. Lo studio esamina anche le conseguenze della segregazione occupazionale sui salari o sulla partecipazione al mercato del lavoro e fornisce suggerimenti per migliorare la situazione: ad esempio, si dovrebbe aumentare la permeabilità delle qualifiche professionali, ridurre ulteriormente le barriere alla compatibilità e consentire il cambiamento strutturale che favorisce la riduzione della segregazione.

Per saperne di più

Risultati dallo studio TREE (Transizioni dalla prima formazione al mondo del lavoro)

Come il genere influenza le scelte professionali e le carriere

Sandra Hupka-Brunner & Thomas Meyer

Scelte professionali e carriere in Svizzera sono ancora fortemente influenzate dal genere. Oltre alla scelta della professione, il genere influenza la percezione di sé dei giovani adulti, l’anticipazione del loro ruolo familiare e il loro livello di retribuzione. In media, solo una persona su quattro sceglie una formazione professionale in cui entrambi i sessi sono ugualmente rappresentati. Numerosi studi basati sui dati TREE richiamano l’attenzione su tali correlazioni. I risultati, come rilevano gli autori della presente sintesi, sottolineano l’urgente necessità di un “degendering” delle traiettorie formative e occupazionali.

Valutazione econcept della campagna 2022-2024

Raccomandazione: basta con la campagna «FormazioneProfessionalePlus»

La SEFRI dovrebbe astenersi dal lanciare un’altra campagna «FormazioneProfessionalePlus». L’ampio impatto desiderato sui gruppi target e la mobilitazione dei partner di rete e degli stakeholder non hanno avuto sufficiente successo, nonostante l’elevato impiego di risorse. Allo stesso tempo, i partner della rete e altri stakeholder a tutti i livelli stavano già comunicando sulla formazione professionale. Questa è la conclusione di una valutazione di econcept. La SEFRI dovrebbe invece svolgere un ruolo attivo e di supporto nella comunicazione sulla formazione professionale per i partner della rete e gli altri stakeholder e promuovere lo scambio di conoscenze e il networking. La freccia rossa come marchio ombrello per la formazione professionale in Svizzera dovrebbe essere rafforzata.

Rapporto (in tedesco)

Il quadro nazionale delle qualifiche per i titoli della formazione professionale

QNQ in Svizzera: contrariamente a quanto si crede è in realtà un successo?

Markus Maurer

Il quadro nazionale delle qualifiche (QNQ) per i titoli della formazione professionale è in vigore in Svizzera da quasi dieci anni. Fino a oggi, la sua reale rilevanza sul mercato del lavoro non è tuttavia quasi mai stata sistematicamente studiata. Alcuni singoli studi e alcune valutazioni condotte da organizzazioni del mondo del lavoro lasciano tuttavia pensare che il suo impatto sia pressoché nullo. Il presente contributo sostiene, al contrario, che il QNQ sia più efficace di quanto si creda, in particolare riguardo al raggiungimento di determinati obiettivi che la Confederazione e gli altri partner della formazione professionale intendevano esplicitamente raggiungere.

Il programma di formazione modulare di Helvetia

Su misura invece che standardizzato

Michèle Schaub

In un mondo del lavoro in costante evoluzione, è importante comprendere le esigenze e le aspettative dei giovani talenti in modo da fidelizzarli all’azienda. Con questo approccio, Helvetia Assicurazioni Svizzera ha sviluppato un programma di formazione modulare che si concentra sugli interessi e sull’individualità degli apprendisti – a cui, a fianco ai moduli obbligatori, viene data la possibilità di seguire ulteriori corsi o di svolgere compiti a loro scelta. Oltre a ciò, è possibile interrompere la propria formazione per un anno durante il quale viene data l’opportunità di lavorare all’estero.

"vETskillinG" presso il Centro di formazione professionale e continua (GBS) di San Gallo

Apprendimento al di là delle frontiere per la transizione energetica

Mike Gadient

Il Centro di formazione professionale e continua GBS (Gewerbliches Berufs- und Weiterbildungszentrum) di San Gallo ha unito le proprie forze a quelle di altre quattro scuole europee per sviluppare un programma di apprendimento teso a rafforzare le competenze degli apprendisti nelle professioni tecniche. Il programma Erasmus+ “vETskillinG” è una risposta alla crescente domanda di specialisti che non possiedano soltanto conoscenze tecniche, ma che siano anche in grado di comunicare efficacemente e di collaborare all’interno di team multidisciplinari. Jürg Pfeiffer è responsabile di questo progetto presso il GBS di San Gallo. In questa intervista ci spiega cosa ci si aspetta dallo scambio internazionale e come esso influisce sull’insegnamento.

Valutazione del programma KV4.0 presso il BZWU di Wil-Uzwil

Questo è il vostro anno KV4.0. E tocca a voi gestirlo!

Dietrich Wagner, Urs Thoma & Pascal Kopp

Gli apprendisti commerciali di tutta la Svizzera hanno la possibilità di interrompere la propria formazione per un anno durante cui effettuare un soggiorno all’estero, fare un’esperienza lavorativa in un altro settore professionale e svolgere un progetto pratico. Lo rende possibile il modello KV4.0, appositamente sviluppato da un’associazione. L’offerta, sperimentata per la prima volta nell’anno scolastico 2020/2021, non è tuttavia ancora molto diffusa. Una valutazione ne ha recentemente rivelato il potenziale, soprattutto nell’area delle competenze interdisciplinari.

Studio della Swiss Leading House VPET-ECON

L’importanza della formazione permanente varia a seconda dell’occupazione

Nelle occupazioni più dure, con un’alta percentuale di competenze dure (“hard skills”) che decadono rapidamente, l’apprendimento permanente serve principalmente a proteggere dal rischio di disoccupazione e non ad aumentare i salari. Al contrario, il ruolo dell’apprendimento permanente nelle occupazioni più soft, in cui i lavoratori si fondano su una base più stabile di competenze soft, è principalmente quello di promuovere la mobilità professionale e portare a una maggiore crescita dei salari. Lo dimostra un progetto di ricerca della Swiss Leading House VPET-ECON (Tobias Schultheiss, Uschi Backes-Gellner), che si basa su annunci di lavoro rappresentativi contenenti requisiti di competenze categorizzati grazie all’apprendimento automatico e che coprono il mercato del lavoro svizzero in modo molto dettagliato per tutte le professioni (dal 1950 al 2019).

Per saperne di più (in inglese)

Rapporto del’Osservatorio svizzero per la formazione professionale OBS SUFFP 

Permeabilità tra liceo e formazione professionale di base 

Mediamente in Svizzera circa l’8% delle persone che inizia il liceo passa ad un altro ciclo di formazione prima del diploma – 5% a una formazione professionale. Tendenzialmente i Cantoni con tassi di maturità più elevati registrano anche più riorientamenti nella formazione professionale di base. Persone con l’attestato di maturità liceale, in proporzione, accedono raramente a una formazione professionale di base (< 1%). Questi sono i risultati di un nuovo rapporto “Tendenze in primo piano” della SUFFP (Belinda Aeschlimann e Jürg Schweri). Il rapporto raccomanda di rafforzare la permeabilità orizzontale. Ad esempio, si dovrebbe verificare come e dove sia opportuna una convalida standardizzata delle prestazioni di formazione liceale già fornite in una formazione professionale di base.

Per saperne di più (in francese)

Rapporto di progetto nell'ambito dell'iniziativa "Formazione professionale 2030"

Le persone sorde e deboli d’udito e il loro accesso alla formazione professionale

Nell’ambito dell’iniziativa “Formazione professionale 2030”, la SEFRI ha redatto un rapporto sulla situazione delle persone sorde e deboli d’udito nell’ambito della formazione professionale. Il rapporto fornisce una panoramica dei vari programmi e delle opzioni di supporto, identifica le responsabilità e sottolinea i problemi. Nel complesso, esistono numerose possibilità di sostegno per gli apprendisti con disabilità. Tuttavia, stando alla Federazione svizzera dei sordi (SGB-FSS), molti ancora non sanno come fornire una consulenza e un accompagnamento adeguati alle persone in formazione sorde e deboli d’udito. Sulla base del rapporto sono state definite, insieme al gruppo di supporto, le misure per migliorare l’accesso alla formazione professionale per le persone interessate. Nell’estate del 2025, la SEFRI condurrà un’indagine per valutare lo stato di attuazione delle misure.

Rapporto finale

Studio dalla leading house GOVPET

Che valore hanno i diplomi sul mercato del lavoro?

Annatina Aerne & Giuliano Bonoli

Nell’attuale contesto di generale carenza di manodopera qualificata, si assiste a un rinnovato interesse verso la validazione degli apprendimenti acquisiti e le procedure alternative di riconoscimento delle competenze. Nell’ambito delle ricerche condotte dalla leading house GOVPET, abbiamo studiato la percezione di queste qualifiche alternative da parte dei datori di lavoro nel settore della custodia diurna dei bambini. I nostri risultati mostrano che, nel complesso, esse godono di una buona immagine, ma restano ancora leggermente meno apprezzate rispetto ai diplomi standard.

Uno studio ha studiato l'effetto della "Grit"

Con perseveranza e passione per l’insegnamento

Circa vent’anni fa, la psicologa americana Angela Duckworth ha coniato il termine “Grit”, che combina i tratti della personalità della perseveranza e della passione. Queste caratteristiche sono importanti predittori di successo nell’istruzione e nel mercato del lavoro, come dimostra uno studio condotto da Stefan C. Wolter (Università di Berna), Janine Albiez (SKBF) e Maurizio Strazzeri (Università di Scienze Applicate di Berna). I giovani (N=2500) che hanno scelto la formazione professionale di base hanno un Grit significativamente più alto rispetto ai loro coetanei che hanno scelto il percorso di istruzione generale. Indipendentemente dal tipo di formazione, tuttavia, i giovani con un Grit più elevato scelgono professioni con requisiti matematici più elevati o si specializzano in matematica e fisica nella loro carriera accademica.

Per saperne di più (inglese)

Esperimento di indagine dell'Università di Berna

I genitori ostacolano le scelte di carriera neutre dal punto di vista del genere?

I genitori hanno una grande influenza sulle scelte professionali dei figli. Un esperimento di indagine randomizzata su adulti (N=5940) ha dimostrato che sono neutrali rispetto al genere quando consigliano una figlia, ma hanno una forte preferenza per le professioni dominate dagli uomini quando consigliano i figli. Le preferenze sono quasi identiche per genitori e non genitori e per tutte le coorti di età degli adulti. Il progetto è stato condotto da Stefan C. Wolter (SKBF) e Thea Zöllner (Università di Berna).

Per saperne di più (inglese)